Camere con vista

Testo introduttivo a cura di Giovanni Cappiello

Nella lunare primavera del 2020 – quella in cui un microrganismo grande qualche milionesimo di millimetro ha tenuto in scacco l’intero mondo degli uomini – le telecamere installate qua e là in Italia e nel mondo sono state le uniche finestre, oltre quelle della propria casa, da cui era possibile affacciarsi. Croniste indifferenti a ciò che hanno davanti, non si sono rese conto di quanto inediti siano stati questi loro reportage, di come alla staticità del loro occhio si sia aggiunta l’immobilità della scena che hanno ripreso.
Una fissità mai registrata prima di quel momento, almeno non così prolungata nel tempo e così estesa nello spazio.
Prima che questo periodo straniante e metafisico sparisse, e che la vita tornasse a scorrere tra le strade e le piazze, “Camere con Vista” ha realizzato una registrazione di questo tempo di sospensione attraverso immagini che documentano attimi dilatati, momenti tra i rarissimi in cui la fotografia sembra prolungare il suo racconto oltre l’angusto spazio del ‘qui ed ora’.
Alle prese con questo materiale al fotografo non resta altro che fare ciò che è tipico del suo mestiere: selezionare immagini, lavorare sulle inquadrature, organizzare gli accostamenti per aggiungere sensazioni a sensazioni, e amplificare la forza del messaggio.
Luca Tentorio lo fa affiancando luoghi a volte lontanissimi tra loro e stimolando lo sguardo a cercare corrispondenze, a trovare legami che li connettono e li rendono espressioni diverse di una medesima cultura.

Una cronaca dei giorni del Covid che fissa uno dei momenti più sconcertanti della storia contemporanea e in cui, fatto a prima vista sorprendente, dietro alla anonimità meccanica delle sorgenti sembra affiorare lo sguardo dei grandi fotografi che hanno esplorato il paesaggio italiano nella seconda parte del Ventesimo secolo. Primo fra tutti Luigi Ghirri che ha insegnato una poetica dello sguardo a tutti coloro che sono venuti dopo di lui. Impossibile che un fotografo oggi attento ai valori del paesaggio ne trascuri la lezione e, anzi, in questo reportage dei giorni del silenzio traspare chiaro l’omaggio di Luca Tentorio al grande fotografo emiliano, filtrato attraverso riferimenti all’opera di fotografi contemporanei quali Jacqui Kenny e Doug Rickard.

Italia, Marzo 2020
Pandemia mondiale ‘Covid-19
Fotogrammi da webcam poste sul territorio nazionale, selezionati e reinterpretati da Luca Tentorio.

Scroll to top